Vipera Comune o Vipera aspis Foto: Bernard Dupont @Flickr. Una delle vipere più rare e più minacciate del nostro Paese. Comunemente nota con il nome di “marasso” è tra le specie più diffuse a nord del Pò, è talmente adattabile che esemplari di Vipera berus si possono trovare persino in Cina, Corea del Nord e in prossimità del Circolo Polare Artico! Gli altri 4 invece sono “Viperidi o Vipere” e possono essere pericolosi per noi, ma questo non significa che se li incontriamo ci salgono addosso e ci uccidono. Nell’angolo in basso a destra della foto qui presente si possono apprezzare perfettamente le squame carenate di. I serpenti più innocui, almeno in Italia, tendono invece ad avere una pupilla circolare, come quella del saettone qui in foto (, Ci sono però in Italia un paio di eccezioni a questa regola: una è costituita da, , un serpente dalle abitudini notturne che si può trovare nell’estremo Nord-Est italiano e che presenta la pupilla orientata in senso verticale e, nonostante sia dotato di veleno, non costituisce alcun pericolo per gli uomini, soprattutto per via della sua dentizione opistoglifa e dell’innocuità della tossina che produce. le vipere si contraddistinguono per la testa di forma triangolare, piatta, ben distinta dal collo e ricoperta da placche piccole ed irregolari, mentre gli altri serpenti innocui italiani hanno un capo di forma più allungata e affusolata, meno distinguibile dal collo e con placche grandi, lisce ed irregolari. In foto, coda di vipera con il tipico “stacco” a livello della cloaca. Nelle valli dove è presente anche il Marasso, quest'ultimo occupa i luoghi più elevati, più freschi o più umidi. È l’ultima vipera “scoperta” in Italia, essendo stata elevata a specie solamente nel 2016. ) Brown, J. H. (1973). Spagnolo: Vibora Aspid. Qualche viperino può pure cadere vittima del Colubro liscio. le squame delle vipere sono generalmente più carenate di quelle degli altri serpenti italiani, ovvero sono divise per la lunghezza in due metà da una specie di cresta che conferisce alle placche l’aspetto della carena di un’imbarcazione. Oltre all'uomo, i nemici principali della Vipera comune sono i rapaci diurni e i corvidi, benché in Svizzera nessuna specie sia specializzata in questo tipo di preda. Al di fuori della Svizzera la Vipera comune abita il Nordest della Spagna, i due terzi meridionali della Francia, l'Italia peninsulare e la Sicilia. In generale, quelli che sono più a rischio quando morsi da una vipera sono gli animali domestici ed i bambini sotto i 20kg di peso proprio per questa loro caratteristica, gli anziani ed i soggetti allergici, in quanto in caso di reazione anafilattica la serietà dell’attacco potrebbe aumentare esponenzialmente. 7 Borsa a tracolla nera . Possiede una sottospecie molto famosa, Vipera aspis francisciredi presente in Italia settentrionale, Svizzera, Croazia e Slovenia (2009, IUCN: Red List). può contenere tra gli 8 ed i 20mg di veleno, questo significa che se prendiamo un soggetto umano adulto di un peso indicativo di 60kg e gli somministriamo la dose massima di veleno inoculabile da una vipera, la dose effettiva ricevuta dal soggetto sarà di soli 0,33 mg/kg di tossina, ovvero un terzo della Dose Letale 50. Quando le risorse non sono distribuite in modo omogeneo all'interno dell'habitat, la Vipera comune è costretta ad effettuare una serie di spostamenti anche importanti per poter soddisfare le sue esigenze in fatto di alimentazione e di calore e per trovare rifugi invernali adeguati. Serpente vipera: Vipera della Morte. Toxicology and Pharmacology of Venoms from Poisonous Snakes. Nella vipera è piuttosto tozzo e la CODA, pur terminando a punta, è BREVE, tanto che ci sono pochi centimetri fra la parte del corpo col massimo diametro e quella con diametro minimo della punta. Nel Ticino vengono differenziate due sottospecie di Vipera comune: la Vipera delle Alpi (. nella malaugurata ipotesi che riceviate un morso di serpente e non siete sicuri della pericolosità dello stesso è utile ricordare che le vipere italiane sono velenose in quanto dotate di due prominenti denti veleniferi che si localizzano all’inizio della bocca. Va detto che, in condizioni normali, questi serpenti non costituiscono un problema per un adulto sano. In rapido regresso nelle regioni di pianura, la Vipera comune è oggi ancora ben rappresentata in montagna, pur se, anche lì, localmente la situazione può rivelarsi preoccupante. In caso la matematica non vi avesse rassicurato, c’è sempre da considerare che il veleno è una risorsa preziosissima per le vipere: senza di esso non sarebbero in grado di cacciare e, conseguentemente, sopravvivere, in più il veleno è costituito da un cocktail di proteine, le quali richiedono una certa dose di energia per essere sintetizzate, ecco spiegato quindi perché spesso gli attacchi di vipera si risolvono in “dry bites”, ovvero in morsi in cui l’animale decide di non inoculare veleno per preservare le proprie riserve dello stesso e di energie. Le dimensioni del suo spazio vitale possono così variare sensibilmente a seconda dell'habitat, passando da qualche centinaio di m² fino ad alcuni ettari. nella malaugurata ipotesi che riceviate un morso di serpente e non siete sicuri della pericolosità dello stesso è utile ricordare che le vipere italiane sono velenose in quanto dotate di due prominenti denti veleniferi che si localizzano all’inizio della bocca. Le ferite prodotte dal morso di vipera (disegno a destra) sono caratterizzate da due forellini, prodotti dai denti veleniferi, talvolta seguiti dai segni dei denti più piccoli, mentre le ferite prodotte dal morso di un serpente innocuo producono piccoli forellini, disposti come in figura (disegno a sinistra). Francese: Vipère Aspic. L’altra eccezione è rappresentata da. Possiede una sottospecie molto famosa, Vipera aspis francisciredi presente in Italia settentrionale, Svizzera, Croazia e Slovenia (2009, IUCN: Red List). tutte le storie che potreste o meno aver sentito riguardo a vipere di dimensioni pantagrueliche sono sicuramente false, infatti un trucco per distinguerle dagli altri ofidi innocui è considerare le dimensioni dell’animale: nessuna vipera italiana supera i 90cm di lunghezza. Introduzione del libro. Esemplari completamente neri (melanici), estremamente rari nel Giura, sono invece frequenti nell'area alpina, dove possono anche rappresentare il 50% di una popolazione. Il disegno dorsale nero può a sua volta essere molto marcato o quasi inesistente. Una delle prime caratteristiche che ci aiutano a distinguere le vipere dai serpenti non velenosi, è il diametro del corpo, che è maggiore rispetto a un colubride di eguale dimensioni. È la vipera più comune in Italia, il suo areale si estende in tutte le regioni, dal Trentino alla Sicilia (seppur parzialmente in quest’ultima) ad esclusione della Sardegna. La si può osservare in habitat diversi, a condizione che essi offrano le possibilità di rifugio e di insolazione necessarie al suo ciclo annuale di attività, come è appunto il caso delle aree cespugliose, pietrose e esposte a sud. Partiamo dalla vipera comune, nome scientifico Vipera aspis. Alla nascita misurano 20 centimetri e sono in tutto e per tutto uguali agli esemplari adulti. Bernini F., Doria G., Razzetti E., Sindaco R. è stata vista adottare questa tecnica, per quanto generalmente preferisca fingersi morta applicando la tecnica della tanatosi. A volte, però, i serpenti nostrani innocui cercano di imitare le vipere quando si trovano in situazioni di pericolo, sperando di essere lasciati in pace dai predatori: questo è il caso di serpenti acquatici del genere Natrix, in particolare Natrix maura utilizza tanto spesso questa tecnica da essersi guadagnata il nome di “natrice viperina” e pure Natrix natrix è stata vista adottare questa tecnica, per quanto generalmente preferisca fingersi morta applicando la tecnica della tanatosi. In montagna non è raro osservare spostamenti stagionali di parecchie centinaia di metri tra i rifugi invernali, ad esempio pietraie o boschi rocciosi, e gli spazi estivi come le siepi. L'accoppiamento ha luogo in primavera, poco dopo la ripresa dell'attività, oppure in autunno, se le condizioni climatiche lo permettono. (Ed.). Ricordate: niente bastonata, basta una telefonata! Prendendo come esempio. Ecco una piccola introduzione (se disponibile) del libro che vuoi scaricare, il link per effettuare il download di Maurizio de Giovanni lo trovate alla fine della pagina.. Una nuova primavera si affaccia, e tenta uomini e donne con i suoi profumi, ma anche il male è nell'aria. In foto, coda di vipera con il tipico “stacco” a livello della cloaca. Uccidere una vipera o più in generale un serpente può significare la vittoria su un nemico. All'età di circa due anni la giovane vipera melanica, che ora misura una trentina di cm, è ormai divenuta completamente nera, iride oculare compresa. La vipera dell'Orsini (Vipera ursinii), presente solo sull'Appennino Abruzzese e Umbro-Marchigiano, è la specie più piccola… La specie più velenosa è quella soprannominata “Vipera della Morte” che vive sono nel sud dell’Australia. Nel bosco le prede principali sono costituite dall'Arvicola rossastra e dal Topo selvatico, ai bordi dei campi e dei pascoli dall'Arvicola campestre e dall'Arvicola agreste. Al genere Bothriechis appartengono altre 8 specie, ma la schlegeliiè la più … Sembra che questi animali possano vivere almeno una ventina d’anni. 6 Borsa piccola nera. È l’ultima vipera “scoperta” in Italia, essendo stata elevata a specie solamente nel 2016. La Vipera comune predilige soprattutto i versanti ben soleggiati delle Alpi e del Giura, dalla pianura fino a oltre i 2'000 m di altitudine. È conosciuta anche con il nome di vipera gialla e, dato che appartiene alla sottofamiglia Crotalinae, con quello di crotalo delle palme. Il mattino non esitano ad esporsi allo scoperto già ai primi raggi del sole e spesso si soffermano all'esterno del rifugio anche in caso di tempo coperto o durante brevi periodi di pioggia. La distribuzione in Italia è limitata al Nord-Est, mentre in Europa spazia fino alla Turchia e all’Azerbaijan (2009, IUCN: Red List). L'aspide o vipera comune (Vipera aspis), la più comune, diffusa su tutto il territorio, tranne in Sardegna. Le due specie di serpenti velenosi presenti in Svizzera, la Vipera comune o Aspide (Vipera aspis ) e il Marasso (Vipera berus), sono distinguibili dagli altri serpenti indigeni (tutti colubri assolutamente innocui) solo sulla base di pochi caratteri difficilmente riconoscibili da una certa distanza (vedi foglio informativo “Serpenti: come comportarsi?”). Solo nel corso della crescita il colore di alcuni esemplari si fa via via più scuro. Anche l'uomo, con la sua attività agricola tradizionale e le sue costruzioni, ha creato numerosi ambienti favorevoli alla Vipera comune: muri a secco, siepi, margini di bosco cespugliosi, corridoi aperti sotto le linee dell'alta tensione, scarpate ferroviarie, cave, pascoli, prati aridi e magri. Si tratta di un serpente di lunghezza medio-piccola, di solito, infatti, non supera i 75 cm. Il corpo dei serpenti innocui italiani è affusolato e spesso la coda non si può distinguere dal corpo. Sognare di vedere un serpente morto o di uccidere un serpente può esprimere la vittoria contro la paura e l’angoscia, liberandosi ad esempio dell’influenza materna arrivando alla maturità, all’ individualità e … Ha bisogno di mangiare un pasto delle dimensioni di una piccola preda (7-25 g) ogni 4-12 giorni. A ciò si sommano la persecuzione diretta e le catture a scopo di collezionismo o per tenere gli animali in casa, in un terrario: un malcostume che può talvolta indebolire considerevolmente le popolazioni più piccole e isolate. Nell’angolo in basso a destra della foto qui presente si possono apprezzare perfettamente le squame carenate di Vipera berus e, se facciamo attenzione alla testa dell’animale, è possibile contraddistinguere la tipica forma a triangolo e le placche cefaliche piccole ed regolari. 184 pp. le vipere si contraddistinguono per la testa di forma triangolare, piatta, ben distinta dal collo e ricoperta da placche piccole ed irregolari, mentre gli altri serpenti innocui italiani hanno un capo di forma più allungata e affusolata, meno distinguibile dal collo e con placche grandi, lisce ed irregolari. La vipera Aspis, per esempio, è piccola, misura circa 80 cm e ha una colorazione marrone con disegni più scuri, ha una piccola testa triangolare e può essere anche nera. Di norma i maschi sono più lunghi e più slanciati delle femmine. Tali rifugi devono essere abbastanza profondi da scongiurare il pericolo di gelo e abbastanza porosi da evitare le inondazioni. A volte, però, i serpenti nostrani innocui cercano di imitare le vipere quando si trovano in situazioni di pericolo, sperando di essere lasciati in pace dai predatori: questo è il caso di serpenti acquatici del genere, utilizza tanto spesso questa tecnica da essersi guadagnata il nome di “natrice viperina” e pure. Inglese: Asp Viper. I serpenti non sono tutti uguali. info fauna - Centro di Coordinamento per la Protezione degli Anfibi e dei Rettili in Svizzera (karch), Avenue de Bellevaux 51, 2000 Neuchâtel, Svizzera. La vipera comune si nutre principalmente di piccoli roditori (topi, arvicole) e lucertole e contribuisce attivamente nell’impedire un’esplosione demografica di questi animali. In Italia sono presenti 18 specie di serpenti, tra queste solo 5 appartengono al genere, Vipera ammodytes, Vipera aspis, Vipera berus, Vipera ursinii, Queste sono i più famosi, ma non unici come vedremo, serpenti velenosi italiani. Traduzioni di frase STUPIDA VIPERA da italiano a inglese ed esempi di utilizzo di "STUPIDA VIPERA" in una frase con le loro traduzioni: ...la tua auto c'e' una stupida vipera che si illumina quando freni. In Italia sono presenti tre sottospecie di vipera comune, tra cui la vipera aspis atra, diffusa soprat… Atlante degli Anfibi e dei Rettili d’Italia. L’animale è peraltro già in grado di spostarsi con una temperatura di 4 °C e a 15 °C può digerire una preda. Sembra che questi animali possano vivere almeno una ventina d’anni. Comunque sia noi dell’Associazione APAE capiamo che ci possa essere paura nei confronti di questi animali, ciononostante invitiamo al rispetto di tutta la fauna autoctona e speriamo inoltre che questo articolo possa risultare utile per la sicurezza sia delle persone che dei serpenti nostrani, nostri validi alleati nella lotta contro animali infestanti che possono portare malattie anche gravi, come i topi. Il marasso (Vipera berus), frequente nell'Italia settentrionale. Innanzitutto, per poter distinguere una vipera da un serpente non velenoso, è necessario sapere che aspetto hanno questi animali e, soprattutto, dove vivono: È forse la più caratteristica tra le specie elencate, per via dell’evidente corno presente sulla parte più rostrale del cranio dell’animale. http://www.nationalgeographic.it/natura/notizie/2018/06/10/news/morso_di_vipera_i_rischi_reali-4013119/, Tanatosi (dal greco "thanatos" ) o stato di morte, Rane rosse , differenza tra Rana dalmatina (sotto), Differenza tra un esemplare maschio (a sinistra ), #apaepadova #love #respect #snakes #phyto #ballpyt, Everybody loves Apae' s t shirts!!! Anche i toporagni sono predati regolarmente, mentre l'Arvicola terrestre e gli uccelli rappresentano solo prede occasionali. Il tema del riconoscimento dei serpenti in Italia costituisce un argomento caldo che ogni anno viene riproposto tra la tarda stagione primaverile e l’inizio di quella autunnale: come Associazione dedita alla salvaguardia dell’erpetofauna autoctona italiana ci viene spesso chiesto di rimuovere serpenti dai giardini delle abitazioni, ma la stragrande maggioranza di questi salvataggi si risolve nel ricollocamento di un animale totalmente innocuo. Ai margini della Foresta Nera, nella parte meridionale, si trova una valle relativamente piccola, una specie di isolotto, dove si stima vivano ancora all’incirca 200 esemplari di vipera. Animali Velenosi: Vipera aspis. si possono trovare persino in Cina, Corea del Nord e in prossimità del Circolo Polare Artico! La Vipera comune non attacca mai l'uomo. La parola vipera si pensa derivi infatti da una contrazione del latino vivi pera (dal verbo parere) (“partorisce figli vivi”), ed è imparentata con la parola puerpera. , la LD50 del suo veleno (ovvero la dose di veleno risultata letale nel 50% dei soggetti di studio) è di 1mg/kg (1973, Brown J. H.) questo significa che se in laboratorio hanno somministrato a 100 cavie il veleno al dosaggio di 1mg di tossina per kg di peso del soggetto di sperimentazione, solamente 50 di queste cavie sono morte. Se queste ultime sono presenti in numero abbondante vengono predate anche dagli adulti. In questi casi i nuovi nati trascorrono l'inverno senza essersi potuti nutrire durante l'autunno e le madri, estremamente dimagrite, dovranno consacrare da uno a tre anni alla ricostituzione delle loro riserve di grasso prima di essere nuovamente in grado di riprodursi. (2008, The Reptile Database). Nel caso in cui l’ignorare l’animale non fosse un’alternativa possibile, magari perché vogliamo fare una foto per passione o solamente per poter segnalare con precisione la presenza del serpente alle autorità che poi si incaricheranno della rimozione dello stesso, ci sono delle caratteristiche anatomiche alle quali prestare attenzione: posseggono tutti la pupilla verticale, simile a quella del gatto domestico, per intenderci. I suoi habitat naturali sono numerosi e comprendono i boschi aperti, rocciosi e termofili (quercete cespugliose, faggete rocciose, peccete subalpine, ontaneti), le frane e i ghiaioni, i colatoi delle valanghe, le brughiere a rododendro, le rive di fiumi e torrenti. La vipera è l’unico serprente pericoloso presente in Italia: per questo è importante imparare a riconoscerla in modo da tenersi adeguatamente alla larga.Va però precisato che il morso della vipera è molto meno pericoloso di quello che pensiamo: è infatti fatale solamente nello 0,1% dei casi. Quando ci troviamo dinnanzi a un serpente e vogliamo evitarne l’incontro il più possibile una buona regola è quella di ignorare l’animale: i serpenti infatti non cercano il confronto con l’uomo e tendono a fuggire appena viene data loro l’opportunità di farlo, mentre azioni come camminare verso l’animale, cercare di intrappolarlo non lasciandogli vie di fuga o stuzzicarlo con un bastone, seppure non con l’intenzione di ferirlo, vengono interpretati come un tentativo di predazione da parte nostra e, mentre la maggior parte dei serpenti cercherà comunque di fuggire, ci sono alcune specie che seppur innocue potrebbero cercare di combatterci. Nel caso in cui l’ignorare l’animale non fosse un’alternativa possibile, magari perché vogliamo fare una foto per passione o solamente per poter segnalare con precisione la presenza del serpente alle autorità che poi si incaricheranno della rimozione dello stesso, ci sono delle caratteristiche anatomiche alle quali prestare attenzione: i serpenti del genere Vipera posseggono tutti la pupilla verticale, simile a quella del gatto domestico, per intenderci. In più, il corpo della vipera è tozzo e nell’area cloacale è facile distinguere l’inizio della coda, essendo questa breve e sottile. (. È difficile distinguere visivamente la Vipera walser dal già citato marasso (V. berus) infatti normalmente gli avvistamenti di V. walser si confermano giudicando dal luogo di ritrovamento dell’animale, essendo questa una specie che in Italia si trova solamente in un’area ristretta delle Alpi Occidentali nei pressi di Biella, oppure tramite l’osservazione della disposizione delle placche craniali e tramite analisi genetiche. E’ lunga in media intorno agli 80 centimetri e come tutte le vipere ha la testa triangolare ben distinta dal resto del corpo, il muso squadrato e all’insù. Alla nascita i piccoli, lunghi da 18 a 21 cm, sono tutti di colore "normale". Predilige gli habitat costituiti da foreste di eucalipti, sia umide che secche, senza disdegnare comunque la boscaglia. Vipera comune di color arancione.La vipera comune è uno dei serpenti europei più polimorfici (variabilita dei disegni e della colorazione), neonato di Vipera comune (vipereaux in francese). In Italia è presente esclusivamente nelle alte praterie dell’Appennino Centrale, dove comunque la sua distribuzione è frammentaria, di fatto l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura la considera già estinta in Austria, Bulgaria e, probabilmente, anche in Moldavia. ISBN 0-398-02808-7. Sognare una vipera nera vuol dire che qualcuno sta tentando di influenzarvi, di farvi accettare una situazione, di plagiarvi intellettualmente. Ci sono però in Italia un paio di eccezioni a questa regola: una è costituita da Telescopus fallax, un serpente dalle abitudini notturne che si può trovare nell’estremo Nord-Est italiano e che presenta la pupilla orientata in senso verticale e, nonostante sia dotato di veleno, non costituisce alcun pericolo per gli uomini, soprattutto per via della sua dentizione opistoglifa e dell’innocuità della tossina che produce. Non è facile confonderla con le bisce perché è decisamente più piccola.

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