e il vigore gli toglie dal corpo stupito E ad ambe man li trangugiaron pronte. Figure di parola:IPERBATO: Questa del viver suo lunga speranza (v. 29); de la stirpe degli uomini flagello (v. 58); La ben amata prole, Già non l’attende in orïente il folto Tal del folle mortal tale è la sorte: di molti popoli e i frutti tossici Ma sagace delude O quai d’atroce grandine furori Nè studj oprar nè farmachi nè mani? Veggon le stupefatte e dall’alta vetta L'educazione (1764) dedicata a Carlo Imbonati. Va Pechino coperto; METONIMIA: antenne cioè alberi maestri, per navi (v. 2); penne per ali (v. 3); tronchi per navi in Non temi oimè le penne L’innesto del vaiolo (a sostegno della vaccinazione contro il vaiolo), Il bisogno (sulla necessità di preve-nire il crimine, anziché limitarsi a punirlo), La musica (contro la pratica di castrare i ragazzini per mantene-re le voci bianche, molto apprezzate in teatro). Come biada orgogliosa in campo estivo, e si accese di popolo in popolo. non lo ostacola, né lo distoglie; alle azioni fatte; E di popoli varj Un impeto catastrofico Le opere: l'influenza del neoclassicismo. Chè la falsa pietate Non temi oimè le penne Non anco esperte degli ignoti venti? L'innesto del vaiuolo (1765), Il bisogno (1766), La vita rustica (1758 circa). Ben fur preste a raccor gl’infausti doni che basti a pareggiare se non a vincere Rise l’Anglia la Francia Italia rise Del siero virale sceglie spontaneamente dell’immenso oceano? Vieni in soccorso dell’umanità; All’alta quercia intorno nell’aspetto dei suoi figli; L'innesto del vaiuolo (1765), Il bisogno (1766), La vita rustica (1758 circa). questa lunga speranza riguardo il suo vivere (cioè, questa speranza che la sua vita sia lunga): Che a pareggiare non che a vincer basti legno (v. 16); canapa per vela (v. 17); Pechino per Asia (v. 96); ma con uno scudo, e vi alzò contro il pregiudizio della falsa conoscenza. che si trovano intorno alla quercia alta Bisogno= afferma che sono il bisogno e la miseria a determinare la maggior parte dei delitti, e quindi occorre non tanto punirli, quanto prevenirli ( Cesare Baccaria “dei delitti e delle pene”). E le strida e gli affanni Tutti, la furia ribelle e affamata E lo astrigne ad usar ne la tenzone come: pensa, ed abbatte (v. 19) – le reca; e spezza (v. 35); e simili come urta al di dentro, e fiede (v. si ribella ai consigli di tale madre. E il popol colto, che tropp’alto scorge, copre Pechino (nel senso, che è così tanta) E con la sua mano avida “L’innesto del vaiuolo”, a sostegno dell’allora nuovo e molto contrastato rimedio contro quell’epidemia frequentissima… “Il Bisogno”, vivace affermazione del principio che le leggi dovrebbero prevenire più che castigare i delitti, molte volte commessi per dura necessità… Tale il nobile plettro infra le dita con il suono seducente (v.67); sorpresa salma (v. 79); barbare terre (v. 101); O Montegù, come quella nave pellegrina, Parafrasi e analisi testi Letteratura italiana (p), Registrati a Docsity per scaricare i documenti e allenarti con i Quiz, Solo gli utenti che hanno scaricato il documento possono lasciare una recensione, Discipline delle Arti Figurative, della Musica, dello Spettacolo e della Moda - DAMS (Laurea Triennale), "Mi ha risparmiato un sacco di tempo, grazie", Lingue, Mediazione linguistica (Laurea Triennale), Parafrasi e analisi delle figure retoriche dell'ode L'innesto del Vaiuolo di Parini + alcuni termini complessi dell'opera La Famiglia dell'Antiquario di Goldoni (insieme perchè richiesti per lo stesso esame, prof. Danelon, Università di Verona), breve commento a "L'innesto del vaiuolo" di G. Parini, Canto I Purgatorio Parafrasie Figure retoriche, Canto X Purgatorio: Parafrasi e Figure retoriche, Canto IX Purgatorio Parafrasi e Figure Retoriche, Canto XX Purgatorio Parafrasi e Figure Retoriche, Canto XV Purgatorio Parafrasi e Figure Retoriche, Copyright © 2020 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved, Università degli Studi di Napoli Federico II, Università degli Studi di scienze gastronomiche. Or di ragion mal usa che aspetti il male e non lo previeni in maniera prudente! Prove accumula a prove; Cui per doppio decoro L’innesto del vaiuolo: Parini si riferisce agli esperimenti in corso a quel tempo esaltando la scienza moderna contro ogni forma di pregiudizio come fattore essenziale non solo dell’incremento delle conoscenze teoriche ma anche del rinnovamento dell’umanità. E di nuove tempeste ode il ruggito. Questa è la sorte del mortale dissennato: condensa nelle tombe raccoglieranno il mirto di Cipro un giorno: e seducente esca per i cuori puri. A che serve mettere all’opera gli studi di medicina, al ricordare del miracoloso innesto: E quanta fia che avvampi E dall’alta pendice De le sue ore estreme, De la falsa ragione incontro alzosse. 146); Qual ti affida coraggio All’intentato piano De lo immenso oceano? Quanta parte maggior d’almi nipoti De la ridente messe De la stirpe degli uomini flagello. che la natura abbia posto all’essere umano un limite GEMINAZIONE: Senti, (…) senti (v. 8); più dell’oro (vv. L'innesto del vaiuolo. Intrecceran ghirlande, e canteranno: osservando la speranza ora biasima lo sforzo, Gli avanzi sanguinosi, Mio BICETTI, al volgar debile ingegno: Le odi sono in tutto 19 (con diverse “evoluzioni”: prima furono 22, poi 25, poi 19) composte in un intervallo di tempo notevole e divise in due gruppi. qual raggio Brilla di speme su le audaci antenne? ANTROPIZZAZIONE: con la mano rapace (v. 68) un flagello della discendenza dell’uomo contro a quanto è utile alla generalità, di paese in paese! Ma sotto a certo scudo Tu pur, BICETTI; e di combatter tenta Petrarca, RVF, CCCIII; le giovinette (…) Idalio mirto (vv. Ma imperturbato il regno Di soverchio (atto I, scena XI): “se ne prendono in abbondanza”. Erra chi dice, A la patria d’eroi famosa madre. Con lusinghevol suono Contra natura che i suoi don gli porge. Ma palpitando peggior fato aspetti. brilla di speranza sugli arditi alberi maestri delle navi? e lo costringe ad usare nello scontro Popol che noi chiamiam barbaro e rude; E con la man rapace Prepara già agricoltori, artigiani e militari Tu sull’orme di quelli ardito corri Così l’eroe nocchier pensa, ed abbatte Saluta novelli astri; Figure di suono o parola: - Frequente uso di cesure all’interno del verso per scandire il ritmo o sospenderlo, ad Tutti una volta assale ai più verd’anni: Egli torna indietro; mostra audace i suoi tesori Già circonda l’alloro, Tra le membra fanciullesche si trova un terribile Quello più folto va dal 1756 al 1769, e comprende i testi maggiormente legati alla battaglia illuministica, La vita rustica, La salubrità dell’aria, L’educazione, L’innesto del vaiuolo, La musica. spinge dall’interno, e ferisce E dalla sua chioma centenaria qual raggio Quanta parte in più dei nipoti gioiosi E lusinghevol’ esca ai casti cori. Le giovinette con le man di rosa del dio Imene, pigro, che non più fecondo ora va Tutti la furia indomita vorace Lor condusse Americo; Sopra gli animi umani ha la bellezza. 1 come La vita rustica (1757) sui benefici della vita campestre; L’innesto del vaiuolo (1765), sulle innovazioni nel campo della profilassi medica; Il bisogno (1766), sulla riforma legislativa che prevenga anziché punire i crimini; La musica, contro la pratica di evirare i giovani cantanti lirici.. 2 Eupili: nome latino del lago di Pusiano, vicino a Bosisio, in Brianza, paese natale di Parini. Insegnò madre amante L’INNESTO DEL VAIUOLO • Esaltazione della scienza moderna contro ogni forma di pregiudizio e di oscurantismo • L’ode è dedicata al dottor Gianmaria Bicetti: egli è il simbolo del saggio, del filosofo che lotta contro i sofismi e le ipocrsie Antonella Bianchera portò un tesoro così grande, dei saggi continua a perseguire ciò che è utile. E il giudizio molesto Ora non aspetta il grande popolo, in oriente, A le imprese tentate; MORESCHI, Carlo. — P.I. coltiverà i nostri campi felici Se gli diè mente onde lor freno imporre: I paventati d’Ercole pilastri; - Poeta (Bosisio, od. e quanta ci saranno che li accenda mi predice con armonia e dolcezza, immenso oceano (v. 6) da Virgilio, Eneide, II; il volgo dispregia da Orazio, Carmina, III; caro padre Brilla di speme su le audaci antenne? Verso il ver, verso il buono; quello che tu hai portato a noi dal Mar Nero? 175, 176) riferisce alla tradizione classica in generale, Saffo, Urta al di dentro, e fiede doppio decoro (vv.35, 177); O quali furie di violenta gradine A un popolo ignorante; e da lontano lo invita ora oppone resistenza all’avvenire Se vi è interessato il video e ne volete altri simili sulla letteratura taliana o latina, iscrivetevi al canale! Or condanna il cimento, Sfugge taluno è vero ai guardi infetti; che gli offre i suoi doni. come ride di ciò che speri. Nè mai con laude bestemmiò nocente Furono precoci a raccogliere i dolorosi doni In questo modo pensa l’eroe timoniere, abbatte E di femmineo merto drappel di saggi contro al vulgo armarse (. mio BICETTI, all’intelligenza fievole del volgo in modo odioso o il falso sul trono o la vigliaccheria del potente. Cresce di santi abbracciamenti il frutto. Gli avanzi sanguinolenti Senti le derisioni dell’Europa, senti Che raggio La seconda fase ha soprattutto un indirizzo educativo, e possiamo collocare l'inizio di questa fase nel 1777 circa, con La laurea. Di vaste acque marine, le popolazioni del mondo sconosciuto e tornando da noi carica Tutti gli affaticamenti sono inutili silenzioso seme: ed esso improvvisamente si sveglia Ma tu disprezza il volgo: Sbaglia chi dice, e romperà il languore Contro all’armi omicide Costui ci liberò dalla morte o da un eterno malanno. e la scuola antica testarda e senza senno. di acque insuperabili per la loro vastità Senti le beffe dell'Europa, senti Come deride i tuoi sperati eventi. e si armò della compassione delle madri Né minaccia né vergogna, le armi, già spuntata che gli mette nelle mani. lo prodigioso straniero. ora abusa della natura contro ragione, Tacito seme: e d’improvviso il desta Abbatte il feticcio della credenza popolare. Di chi ’l doppio tesor le reca; e sprezza e le urla e l’affannarsi O Montegù, qual peregrina nave, la dura pietra della mente umana; le temute colonne d’Ercole, Nobil plettro che molce All’Europa, che il beffa ancor sul lito. Orazio, Carmina, I; contro al suo bene (v. 166) da Petrarca, RVF, CXXVIII; aprìco (v. 119) da L'innesto del vaiolo: un dibattito scientifico e culturale nell'Italia del Settecento libro di Bianca Fadda pubblicato da FrancoAngeli Editore nel 1983 Quanta i soavi moti (v. 108); aprìco (v. 119); Insubriche madri (v. 157); pigro Imene (v. 170); Ma non disturbato il regno Dopo il 1769 si ha una lunga pausa: per trovare altre odi bisogna arrivare al 1777, con La laurea e Le nozze. I novi mondi al prisco mondo avvezza. I venti, onde su l’acque ardito scorre. - Parini non sfrutta particolari fenomeni di allitterazione, assonanza, consonanza, Così l’Anglia la Francia Italia vide De’ saggi dietro all’utile s’ostina. ciò che è meno virulento; e è solito contaminare Senti le beffe dell’Europa, senti Come deride i tuoi sperati eventi. Albagia (atto I, scena III): pomposa estimazione di sé. Se gli diede la capacità di imporre il freno alle loro onde: Ordinato, senza vocazione, prete (1754), accettò il programma dell'Illuminismo e intese la poesia come forza educativa all'«utile», adottando spesso un rigoroso stile neoclassico. Portò sì gran tesauro, E dentro al cor giulivo E i frutti velenosi Perché ha colto il momento buono i figli amati sprezza | i novi mondi (v. 35); folto | popolo (v. 82); la tenzone | l’armi (v. 89); Dai tugurj conduce a’ regj tetti; Crescete o pargoletti: un dì sarete LATINISMI E CLASSICISMI: orbe ascoso (v. 24); Dea di Cipri (v. 99); tesauro (v. 106); Eussino e scoprendo regni antichi e immensi Nel 1753, dopo la pubblicazione della raccolta Alcune poesie di Ripano … E il fato inesorabile sorprese. Veggon le stupefatte Genti dell’orbe ascoso ... (Parini)/L%27innesto_del_vaiuolo&oldid=1289145" Ultima modifica il 11 lug 2013 alle 18:12. l'inquinamento cittadino nell’ode La salubrità dell'aria o la prevenzione delle epidemie grazie ai progressi della scienza nell’ode L'innesto del vaiuolo . Barbare terre misurando e mari, Ove s’arman d’orgoglio Non hai paura oimè delle penne delle ali ANASTROFE: tra i vari presenti, si possono ricordare: qual ti affida coraggio (v. 5); all’intentato Contra ragione or di natura abusa; Così l’Inghilterra, la Francia, l’Italia vide piano (v. 6); paventati d’Ercole pilastri (v. 20), orribil siede (v. 55), dai tugurj conduce a’ regj tetti Questa a schifar la morte La seconda fase ha soprattutto un indirizzo educativo, e possiamo collocare l'inizio di questa fase nel 1777 circa, con La laurea. Ne sfregiano il bel verde e i primi fiori? Stemprare (atto I, scena IV): à stemperare: trattare un qualcosa con un liquido per farla sciogliere. che coinvolge il cuore delle madri della Lombardia. portò loro Amerigo; Or resiste all’evento Del regnante velen spontaneo elegge Anche tu, BICETTO, e tenta di combattere E a la tua chioma annosa, lo sfida valoroso L’umanità soccorri; ma in maniera astuta inganna Non temi oimè le penne Non anco esperte degli ignoti venti? intrecceranno ghirlande e canteranno: dove si armano di orgoglio da Petrarca, RVF, XVI; dai tuguri (…) tetti (v. 67) da Orazio, Carmina, I; condensa (v. 69) da Che, attraversando l’oceàno aprico, nella direzione della verità e del buono; Pindaro, Ovidio, Virgilio; E di popolo in popolo s’accese. Quale coraggio fa sì che ti affidi Ultimogenito di Francesco Maria, un modesto mercante di stoffe, e di Angiola Maria Caspani, Giuseppe Parini si formò, inizialmente, presso i sacerdoti del suo paese natio per poi studiare presso le scuole di Sant'Alessandro (o Arcimbolde), tenute dai barnabiti, dove fu ospite della prozia Anna Maria Parini vedova Latuada, che si addossò le spese per l'educazione del pronipote solo se questi avesse deciso di prendere gli ordini sacerdotali. All’intentato piano delle promesse così dolci? 10404470014 Giuseppe Parini attraversa tutto il 700. tu un potente sostegno delle mura della patria, Quanta spargerà i dolci moti dell’amore, assale tutti quanti nei loro anni più verdi Strinser gioiendo; e da lo stesso fonte Contro all’util comun di terra in terra! Quando il morbo nemico è su la porta; sugli animi umani la bellezza. E’ vero che qualcuno riesce a sfuggire dagli sguardi contagiosi; L'educazione (1764) dedicata a Carlo Imbonati. Come lo scalpello di uno scultore rivale cresce il prodotto dei rapporti dentro il matrimonio. E tu soave cura, E desterà il languore Una furia funesta Frequente uso di interrogative retoriche nella prima parte del componimento. Nasce nel 29 e muore nel 99. con un lievito/fungo mortale; E l’ostinata folle scola antica. Il tenero garzon cauto discese, In van l’effetto arrise De la sorpresa salma 28, 30); rise (…) rise (v. 109); I giovinetti fronde coglieranno; - Patologo e clinico, nato a Cermenate (Como) il 1° marzo 1876, morto il 21 maggio 1921 a Pavia in seguito a vaiuolo contratto nei suoi studî. d’impegno in pace o di coraggio in guerra E la salute ai posteri destina. le grandi navi di legno sul mare ad un popolo ignorante; Drappel di saggi contro al vulgo armarse. ha più potere dell’oro L'innesto del vaiuolo. saluta nuove stelle. di chi le porta il duplice tesoro; e disprezza esempio: Tacito seme: e d’improvviso il desta (v. 56), - demòne: l’accento è cambiato perché il verso non sia infermo, con una sillaba di troppo (v. E con ambe due le mani li ingoiarono velocemente. Questi a morte ne tolse o a lungo danno. ANALISI RETORICA: Al misero mortale Ogni lume s'ammorza: Vèr la scesa del male Tu lo strascini a forza: Ei di sé stesso … ora abusa della ragione contro la natura PARALLELISMI: ardito (v. 18) – ardito (v. 26); costruzioni verbo cesura congiunzione verbo Più dell’oro possanza Non più debole e senza protezione, Nasce a Bosisio, in Lombardia. e gioioso nel suo cuore 59); l’Anglia la Francia Italia rise (v. 109) – l’Anglia la Francia Italia vide (v. 145); doppio tesor – gli insegnò a guidare Senti le beffe dell’Europa, senti Tu forte appoggio de le patrie mura, o lo distrugge del tutto, o gli toglie la bellezza Poiché la falsa pietà si mosse contro il bene e il vero Il nobile plettro che addolcisce Del pigro Imene, che infecondo or erra De lo immenso oceano? Giuseppe Parini nasce il 23 maggio del 1729 a Bosisio in Brianza. E a noi tornando grave che noi chiamiamo barbaro e rozzo; Nel 1762 in seguito ad un contrasto con la famiglia Serbelloni, Parini viene licenziato e l’anno successivo pubblica Il Mattino, prima parte del Giorno. Tutti i diritti riservati. Ha riso l’Inghilterra, la Francia, L’Italia rise Il fiero inevitabile demòne. O Genovese dove te ne vai? O il falso in trono o la viltà potente. da cui conquistare il mostro Disprezza il trono ingiusto Ne le tombe condensa che non essendo più recidiva è in salvo. Nel 1765 Parini, nell’ode «L’innesto del vaiuolo», plaudeva al diffondersi del progresso che portava la scienza a guarire i suoi milanesi da un antico flagello come il vaiolo Antonio Pigafetta: Relazione del primo viaggio intorno al mondo. Coraggioso lo sfida; ENJAMBEMENT: tra i vari, si possono segnalare: senti | come (v. 8); stupefatte | genti (v. 23); Il duro sasso dell’umana mente; I gran tronchi sul mare, Diseppellendo antiqui regni e vasti, L’innesto del vaiuolo= esalta la scienza moderna. e sorprendere il fato invincibile. la quale per doppio prestigio è già circondata dall’alloro per la loro famosa madre, la patria degli eroi. 85). E da lunge lo invita ma aspettando palpitando un fato ancora peggiore. Al dottore Giammaria Bicetti De’ Buttinoni. Lo stranier portentoso. il tenero fanciullo può discendere Diventa poi precettore di Carlo Imbonati (1753-1805), cui Parini dedica l’ode L’educazione nel 1764. Parini nel 1765, prima che la teoria delle vaccinazioni fosse sostenuta dalla letteratura medica e praticata diffusamente, scrive l’ode L’innesto del vaiuolo che demolisce gli stessi pregiudizi che circolano oggi nell’oscurantistica polemica contro l’obbligo di vaccinare i bambini per poterli iscrivere a … i cortili dove soggiorna la dea cieca di Cipro (cioè, Venere). L’ode fu composta nel 1765 e in quello stesso anno fu pubblicata nel volume a cura dello stesso Bicetti che raccoglieva scritti scientifici sulla prevenzione del vaiolo. Di strana gemma e d’auro, E il popolo istruito, che guarda troppo in alto Le sì dolci promesse? L’attenzione per il progresso scientifico, e per le sue positive ricadute sulla vita di tutti (L’innesto del vaiuolo del 1765 è dedicata appunto a Gianmaria Bicetti de’ Buttinoni, uno dei padri della pratica della vaiolizzazione in Italia); quello scientifico è tema assai originale per il … L’armi, che ottuse tra le man gli pone. Non anco esperte degli ignoti venti? Questa del viver suo lunga speranza: Che a le Insubriche madri il core implica. la non perfetta tranquillità. Con le folgori in mano La legge alto minaccia; 15 20 Ma il periglio lontano Non scolora la faccia Di chi senza soccorso Ha il tuo peso sul dorso. Che non più recidiva in salvo torna. 80); O Montegù (v. 100); Inutilmente l’effetto è stato propizio *** Ma, oh dio, qual falce miete Al dottore Giammaria Bicetti De’ Buttinoni. Poichè il buon punto ha colto Guardano stupite Ei riede; e mostra i suoi tesori ardito i venti, grazie ai quali scorre audace sulle acque Ad aver disprezzo della morte Ove la Dea di Cipri orba soggiorna. di una strana pietra preziosa e di oro, Una svolta nella poetica pariniana è segnata dall'influsso del nuovo gusto neoclassico che induce Parini ad abbandonare l'aggressività delle prime odi e il tono ironico-satirico delle prime due parti del Giorno per procedere verso una concezione equilibrata e armonica di derivazione winckelmanniana. IPALLAGE: Questa del viver suo lunga speranza (v. 29); Onde il mostro conquida, Fra le tenere membra orribil siede Ma tu il vulgo dispregia. i nuovi mondi perché abituata al mondo antico. Composte in tempi diversi, tra il 1757 e il 1795, furono raccolte in due edizioni successive: quella del 1791 con 22 testi, e quella del 1795 con 25. paronomasia, ma piuttosto si concentra sulla variazione, rendendo la sonorità dell’ode Qual ti affida coraggio All'intentato piano De lo immenso oceano? nelle sue future ultime ore, Il dottor Bicetti ,a cui l’ode … Che il male attendi, e no ’l previeni accorta! Ringiovanisce tutto dalle baracche porta alle case regali Oh miseri! la pietà violenta Il padre pare ringiovanire tutto Idalio mirto coglieranno un giorno: Frequente uso di correlazioni disgiuntive: o, o; or, or; come ai (vv. Sull’innesto del vaiuolo. Ma, oh dio, che falce sta mietendo Tu, seguendo le orme di quei saggi corri audace Tiranno del pensiere. 33, 34; 62). Già cultori apparecchia artieri e squadre O Genovese ove ne vai? questa madre innamorata (la natura) insegnò Oh arte debole, e protezione poco sicura dei trovi distrutti Tesoreggia il Circasso, e i chiostri adorna Coltiverà nostri felici campi! Quel ch’è men tristo; e macolar ne suole Né mai la cetra commise oltraggio celebrando Ancora più dell’oro, BICETTI, all’essere umano è cara Contemplando la speme L’anno successivo viene pubblicato Il Mezzogiorno. La superstizïon del ver nemica, e a raccogliere in un robusto tessuto di canapa De’ lacerati troni E in poderoso canape raccorre Soverchiare (atto I, scena VIII): oltrepassare, in questo senso, “lasciar correre”. E il Circasso accumula tesori assunsero godendone; e dalla stessa origine vitale Sempre il novo, ch’è grande, appar menzogna, Però d’umano gregge Nel Bisogno Parini fa proprie alcune delle idee che Cesare Beccaria aveva esposte ne Dei delitti e delle pene. Sempre ciò che è nuovo, ed è sconvolgente, sembra una menzogna, di farmaci, di interventi? Insegnolli a guidare L’innesto del vaiuolo 1 La salubrità dell’aria 7 La vita rustica 12 Il bisogno Al sig. la superstizione, nemica della verità andando a commensurare terre straniere e mari, Non più debole e nudo; Prole d’uomini immensa. Genti dell’orbe ascoso Del popolare error l’idol rovina, L’innesto del vaiuolo è indirizzata al medico Bicetti che in quegli anni sperimentava tra l’ostilità del popolo il vaccino contro il vaiolo. CITAZIONI LETTERARIE: antenne (v. 2) da Tasso, Gerusalemme liberata, XV; piano | de lo La questione sull’innesto del vaiuolo non è già del genere di quelle che interessano appena la curiosità degli uomini di lettere; nelle quali entra il saggio rare volte colla speranza di scoprire la natura delle cose disputate, e bene spesso altro non vi ritrova che nuovi 1) L'INNESTO DEL VAIUOLO AL DOTTORE GIAMMARIA BICETTI DE' BUTTINONI O Genovese ove ne vai? O Genovese ove ne vai? APOSTROFI: O Genovese (v. 1); BICETTI (v. 28); Oh miseri! Le giovani donne con le mani rosate e destina ai posteri la salute. Con lièvito mortale; Nell’aspetto de’ figli il caro padre; Oh debil’ arte, oh mal secura scorta, No ’l frena, no ’l rimove; De la vita succhiar spasimi ed onte. del raccolto così rigoglioso E la macchina frale TERMINI IN LA FAMIGLIA DELL’ANTIQUARIO – GOLDONI: che val di medic’ arte E vigor gli comparte Parini, Giuseppe. La salubrità dell’aria propone nuovamente l’opposizione città-campagna e ancora una volta la vita di campagna è privilegiata rispetto a quella di città in cui è presente un grande tasso d’inquinamento; un’altra importante ode è l’innesto del vaiuolo in cui è favorevole alla … grazie al commercio di donne, e abbellisce mentre i giovani uomini raccoglieranno le fronde Come deride i tuoi sperati eventi. E pur la turba ignara Bosisio Parini, 1729 - Milano 1799). (v. 73); Oh debil arte (…) scorta (v. Più dell’oro, BICETTI, all’Uomo è cara E anche la folla inesperta 172, 173) riferisce a Cavalcanti e In tal modo il nobile plettro tra le dita alla distesa mai tentata Giammaria Bicetti de’ Buttinoni. Quasi a statua d’eroe rival scarpello. Muore nel 1762 a Londra, scontenta e disillusa dall’amore, ma salvezza di molte persone dal vaiolo, come ricorda il Parini, nell’ ode L’innesto del vaiuolo (1765): O Montegù, qual peregrina nave/ Barbare terre misurando e mari/ Portò sì gran tesauro/ Che a pareggiare non che a vincer basti/ Quel, che tu dall’Eussino a noi recasti? A dieci anni si trasferisce a Milano, il padre lo accompagna presso una pro zia, concedendo una rendita a Parini se fosse diventando sacerdote. E il corpo fragile qual raggio Brilla di speme su le audaci antenne? non ancora pratiche dei venti sconosciuti? Wirtz pretore per la Repubblica Elvetica 16 Il brindisi 19 La impostura 21 Il piacere e la virtù 25 La primavera 27 La educazione 29 La laurea 35 La musica 41 La recita de’ versi 45 La tempesta 47 Le nozze 51 La caduta 54 Il pericolo 58 Piramo e Tisbe Per questo la folla umana una quantità di figli ampissima La pietà violenta Crescete o bambini: un giorno sarete succhiarono spasmi e vergogna. Figure di significato: all’Europa, che lo prende in giro già dal litorale. Mi profeteggia armonïoso e dolce, E sente il ruggito di nuove tempeste. Minaccia nè vergogna Poliziano; i giovinetti (…) annosa (vv. Parini appare ancora alla … La non perfetta calma. D’industria in pace o di coraggio in guerra! che, passando per l’oceano esposto al sole e all’aria, O al tutto abbatte, o le rapisce il bello, L’INNESTO DEL VAIUOLO – PARINI, Al dottore Spregia l’ingiusto soglio E di lamento femminile armosse. Tutti i sudor son vani Contro ai consigli di tal madre insorge. e tu una dolce cura, 10404470014 — P.I. Registrazione: n° 20792 del 23/12/2010 ©2000—2021 Skuola Network s.r.l. quando la malattia nemica è ormai alla porta Oh poveri! Qual ti affida coraggio un gruppo di saggi battersi contro il popolo. Studia … il demone bestiale ed inevitabile. METAFORA: penne-ali dei venti come quelle degli uccelli (v. 3); Propagherà d’amore, Contro al suo bene e contro al ver si mosse, abbastanza complessa. Al rammentar del favoloso Innesto: Quel, che tu dall’Eussino a noi recasti? Parafrasi e analisi delle figure retoriche dell'ode L'innesto del Vaiuolo di Parini + alcuni termini complessi dell'opera La Famiglia dell'Antiquario di Goldoni (insieme perchè richiesti per lo stesso esame, prof. Danelon, Università di Verona) Come l’avena rigogliosa in un campo d’estate, Lor zelo indomit’ arse, E il loro fiero impegno s’infiammò sfregiano il verde ridente e i fiori appena nati? Che natura ponesse all’uom confine Informazioni sulla fonte del testo Citazioni di questo testo ... E di nuove tempeste ode il ruggito. È un poeta.

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