Questa struttura, con le sue rifiniture in marmo e la concordanza delle proporzioni, destò sin dalla sua inaugurazione, grandi elogi e ammirazione. Siamo in pieno centro storico, precisamente a Via Duomo, una delle vie più antiche di Napoli. Gli spazi sacri del centro antico, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Duomo_di_Napoli&oldid=117490568, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, completata in età medievale (subì successive aggiunte fino al XX secolo). La navata di sinistra vede, oltre alle cappelle laterali, succedersi monumenti funebri, sculture ed altari posti lungo la parete. Lo stile artistico che domina la piazza è il barocco. In prossimità della balaustra, pressoché al centro del transetto, tramite una doppia rampa di scale a scendere si accede alla cappella del Succorpo, posta questa in linea d'aria al dì sotto della zona absidale. Continuando a percorrere Spaccanapoli si ammira il Duomo, dove ogni anno si compie il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro, la Chiesa di San Paolo Maggiore, la Città sotterranea (Napoli Sotterranea), la Chiesa di San Gregorio Armeno, con lo spettacolare soffitto ligneo intagliato e decorato e … Bello l'interno e ovviamente da non perdere la Cappella di San Gennaro. Sul portale maggiore all’interno della facciata, secondo le disposizioni del Fontana, in alto è posto il monumento sepolcrale di Carlo I d’Anjou, nel cento a destra c’è quello di Carlo Martello, re d’Ungheria, e a sinistra c’è sua moglie, Clemenza d’Asburgo. La navata centrale, lunga circa 100 m[2] ed alta circa 35 m, è coperta dal ricco soffitto a cassettoni secentesco intagliato e dorato che ospita cinque tele raffiguranti l'Adorazione dei pastori di Giovanni Balducci, l'Adorazione dei Magi di Giovanni Vincenzo da Forlì, la Circoncisione di Flaminio Allegrini e l'Annunciazione e Presentazione al Tempio di Girolamo Imparato. Cenotafio di Innocenzo IV di Tommaso Malvito Infine, affreschi e fregi di Giovanni Lanfranco decorano alcune sale. In seguito al terremoto del 1732 il cardinale Giuseppe Spinelli organizzò nuovamente l’area dell’abside e successivamente il cardinale Sersale rivestì di marmi i basamenti dei pilastri gotici. Abside Il Duomo di Napoli è spesso unito al nome di San Gennaro, patrono della Città di Napoli. Nei restauri condotti dall'architetto senese (ma di scuola romana) Paolo Posi a partire dal 1714, la volta fu abbassata e il presbiterio allungato sino ad occupare parte del transetto; l'altare maggiore, nel quale sono custodite le reliquie dei santi Agrippino, Acuzio ed Eutiche, è sovrastato dalla scultura raffigurante l'Assunta, di Pietro Bracci[10] (scultore noto per il gruppo statuario al centro della fontana di Trevi), realizzata nel 1739 e chiaramente ispirata alla berniniana cattedra di San Pietro, e dall'antico Crocifisso duecentesco. La parte superiore non riuscì ad essere completata del tutto a causa della morte non solo dei committenti ma anche del Baboccio, ma fu anche gravemente danneggiata dal terremoto del 1456. Si tratta di una delle più importanti e grandi chiese della città, sia da un punto di vista artistico, essa è di fatto la sovrapposizione di più stili che vanno dal gotico puro del Trecento fino al neogotico ottocentesco,[2] che sotto un profilo culturale, ospitando infatti tre volte l'anno il rito dello scioglimento del sangue di san Gennaro. Questo quadro fu portato in cattedrale nel 1809 e si narra che appartenesse ad una pia donna che vide grondare sudore dalla tela. Il duomo sorge lungo il lato est della via omonima, in una piazzetta contornata da portici, e ingloba a mo' di cappelle laterali altri due edifici di culto sorti autonomamente rispetto alla cattedrale: la basilica di Santa Restituta, che custodisce il battistero più antico … Infatti all’interno del Duomo di Napoli sono custodite le reliquie del Santo, sempre qui avviene ogni anno il Miracolo della liquefazione del Sangue del Santo. [5] L'edificio è stato modificato nel Seicento a causa di un terremoto e vi sono stati aggiunti stucchi e affreschi diretti da Arcangelo Guglielmelli. Qui si aprono tre portali, di fronte alla chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova; quello di sinistra, che conduce agli uffici della Curia ed all'entrata settentrionale del duomo, è caratterizzato nella parte superiore da una scultura su San Gennaro di Giulio Mencaglia. Una Cappella che si trova dentro alla Cattedrale, ma che non fa parte della chiesa. Il Duomo di Napoli è "contenuto" fra diversi palazzi, si trova in una via e non ha una piazza che ne consenta di ammirare al meglio l'imponente facciata. La cappella è suddivisa in tre navate da colonne marmoree: al centro c'è la scultura marmorea di Oliviero Carafa orante mentre il soffitto cassettonato, anch'esso in marmo, è impreziosito da sedici bassorilievi che figurano i busti di santi napoletani, dei dottori della chiesa, dei quattro evangelisti e della Madonna col bambino. Quest'ultima vede al suo interno una Maddalena in pittura di Nicola Vaccaro, mentre accanto ad essa è il Sepolcro dell'arcivescovo Antonino Sersale di Giuseppe Sanmartino; quella dell'Annunziata offre tracce di affreschi quattrocenteschi ed una Annunziata di Nicola Maria Rossi; la terza delle tre frontali, adiacente a quella Minutolo, espone invece la pala dell'Assunzione del Perugino, ordinata dal cardinale Oliviero Carafa, che vi è ritratto in posizione di orante, originariamente collocata sull'altare maggiore ed ora in una nicchia della cappella. La prima strada che si incontra è via Duomo, con la Cattedrale di San Gennaro, la più importante per i Napoletani perché è il luogo dove avviene il famoso miracolo dello scioglimento del sangue. L’interno si presenta a croce latina a tre navate con una profondità di circa 100 metri, proprio come l’autentica struttura trecentesca. [5] La seconda cappella sul lato presbiteriale, separata dalla precedente dall'Altare Loffredo di Bartolomeo e Pietro Ghetti del 1689, è di San Lorenzo (o degli illustrissimi, già di san Pietro), commissionata dall'arcivescovo Umberto d'Ormonte intorno al secondo decennio del Trecento ed alle cui pareti ci sono resti di affresschi attribuiti a Lello da Orvieto, con in particolare un pressoché intatto Albero della vita (o di Jesse) posto sulla controfacciata. A trasmissione elettrica, dispone di 85 registri per un totale di oltre 5000 canne; la consolle, mobile indipendente, ha tre tastiere e pedaliera. I lavori per la costruzione della cattedrale iniziarono probabilmente durante il Regno del fondatore della dinastia angioina Carlo I, mentre le parti più antiche della chiesa, la tribuna e le cappelle vicine, risalgono al 1270 circa. Palazzo Arcivescovile. La cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta è una basilica monumentale nonché duomo e sede dell'arcidiocesi della città di Napoli. Nel 1497 il corpo di san Gennaro fu solennemente traslato a Napoli, nel Duomo, dove si trova tuttora. Sembra incredibile però è proprio così. Cappella del Succorpo [10] La cappella risulta essere un esempio di architettura rinascimentale databile tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento. La reale cappella del Tesoro di san Gennaro è un esempio di architettura barocca napoletana nonché fulcro della pittura emiliana a Napoli. [2] Nella facciata si aprono inoltre cinque finestre, anch'esse in stile gotico: due bifore nei due basamenti dei campanili, due trifore, una per ognuna delle due navate laterali, e la quadrifora nella navata centrale. Il Duomo di Napoli, noto anche come cattedrale di Santa Maria Assunta, è uno degli edifici religiosi più importanti della città ed il luogo in cui tre volte l’anno è possibile assistere al rito dello scioglimento del sangue di San Gennaro, il Santo patrono di Napoli. Sacrestia (Cappella di San Ludovico) I lavori della cripta furono assegnati a Tommaso Malvisto che, non potendo alzare il soffitto della tribuna che era già piuttosto alto rispetto al piano del transetto, dovette scavare in profondità. Un’arteria pensata in età borbonica ma realizzata solo con lo sventramento … Dove si trova A partire dal IV secolo nacquero diversi edifici di culto nell'insula episcopale e tra queste si ricordano la basilica di Santa Restituta, edificata nel 334 dal vescovo Zosimo sulle rovine del preesistente tempio di Apollo, il battistero di San Giovanni in Fonte e diverse cappelle annesse come quelle di San Lorenzo, Sant'Andrea e Santo Stefano. Cappella dell'Annunziata Abbiamo strutturato un percorso che inizia dal Duomo di Napoli, per ammirare uno dei più importanti luoghi di culto della Città.La “Casa” di San Gennaro dove sono custodite oltre alle sue reliquie anche il meraviglioso Tesoro di San Gennaro, tra i più preziosi al Mondo, forse il più prezioso al Mondo. Questa tecnica favorì la costruzione di un ambiente dalle armoniose forme rinascimentali. Museo del Tesoro di san Gennaro [5] La quinta cappella vede invece una scultura su San Gennaro datata 1735 di Domenico Antonio Vaccaro, già nella cappella del Succorpo, mentre successiva ad essa, in fondo alla navata e prima del transetto, si apre l'accesso agli scavi archeologici del duomo.[6]. Conosciuto anche come Cattedrale di Santa Maria Assunta, la notorietà di questo posto si estende a tutto il resto d’Europa. La cattedrale fu completata sotto il regno di Roberto d'Angiò nel 1313[2] e nel 1314 fu solennemente dedicata all'Assunta, ad opera dell'allora arcivescovo Umberto d'Ormonte. Nel XIII secolo fu iniziata la costruzione dell'edificio sacro inglobando le precedenti strutture paleocristiane del battistero e della primitiva basilica; la costruzione della cattedrale comportò anche la demolizione di altre strutture, come la basilica Stefania, voluta dall'arcivescovo Stefano I (fine del V secolo - inizi del VI) e rimaneggiata dopo un incendio dall'arcivescovo Stefano II (seconda metà dell'VIII secolo), il cui quadriportico è visibile nel palazzo arcivescovile. In età alto medievale tutta questa zona si chiamava Platea Summae e si contraddistingueva per i numerosi edifici fortificati sia dedicati al culto che all’aristocrazia. La facciata della cattedrale ha subito nel corso degli anni molti cambiamenti radicali. Portali d'ingresso di Baboccio da Piperno e Tino di Camaino La facciata fu danneggiata durante la seconda guerra mondiale e restaurata nel 1951 (e subì anche un parziale scollamento dal corpo della chiesa in occasione del terremoto del 23 novembre 1980), ma un restauro integrale fu eseguito nel 1999; nell'occasione l'architetto Atanasio Pizzi ha realizzato il rilievo della facciata principale, del cassettonato ligneo della navata centrale e del transetto in scala 1/1. Cappella dei Capece Minutolo Il Duomo di Napoli, l’imponente cattedrale situata sull’ottocentesca via Duomo, si erige vistosa nel cuore della città greco-romana tra il decumano superiore, via Anticaglia, e il decumano maggiore, via Tribunali. Hotel Colombo - Napoli (NA) - L'Hotel Colombo offre un rifugio di relax vicino alla stazione centrale e al Duomo, proprio nel centro storico di Napoli. All’inizio della navata di sinistra, partendo dalla controfacciata, si dischiude l’accesso alla scala del torrione che conduce al Tesoro Vecchio. Cappella Brancaccio Nel 1621 il tetto a capriate venne coperto da un cassettonato in legno. - La Salle des Ambassadeurs (18ème s.). In questa basilica si accede non solo alla zona archeologica che si trova sotto il Duomo, dove vi sono importanti resti della città greco-romana e paleocristiana, ma anche al battistero di San Giovanni in Fonte. Piazza Duomo è una delle piazze principali della città pugliese. Cappella dell'Assunta Tra Luoghi e Monumenti della città storica, Napoli sacra. Insomma siamo nel cuore di Napoli, nel bel mezzo del Centro Storico, a pochi passi dai luoghi più visitati della città. Alcuni studiosi attribuiscono il progetto a Bramante,[10] che si sarebbe recato in città su invito di Oliviero Carafa[12], in ottimi rapporti con il cardinale, mentre da dati più certi risulta che venne realizzata dallo scultore lombardo Tommaso Malvito. Le ampolle furono messe a rischio anche nel 1557 quando il tesoriere Mariano Catalano, che aveva fra le mani la reliquia del sangue, scivolò per l’antica scala lignea a chiocciola senza però nessuno danno per le boccette. La cappella costituisce il più grande ambiente del duomo, nonché la più antica basilica di Napoli essendo stata eretta nel IV secolo. La struttura era stata decorata con mosaici e panni dipinti, collocati negli intercolumini delle navate dall'arcivescovo Attanasio I (849-872). Search the world's information, including webpages, images, videos and more. L'interno vede alcuni resti archeologici, come le diverse colonne ed archi probabilmente risalenti all'antica chiesa di San Lorenzo ad Fontes, databili intorno al V secolo, le lastre marmoree del calendario napoletano del IX secolo e rilievi del XII secolo. Nel 1314 il Duomo fu dedicato all’Assunta per volere di Umberto d’Ormont, originario della Borgogna. Una porta posta sulla navata sinistra della cattedrale conduce alla basilica di Santa Restituita, un’interessante testimonianza dell’arte paleocristiana a Napoli. La stazione della metro e … Il Duomo. [5], Il transetto destro è costituito, partendo dall'abside in senso orario, dalle cappelle di Sant'Aspreno e da quella Capece Minutolo (già di San Paolo) poste sulla parete presbiteriale, e dalle cappelle dell'Assunta, dell'Annunziata e della Maddalena in quella frontale. Il transetto, più alto rispetto alla navata centrale, è stato fortemente modificato durante i restauri del XIX secolo, che gli hanno donato l'attuale veste neogotico-barocca. Clicca sull’icona a forma di lucchetto per scegliere un’altra destinazione, © Futura Srls | Via Andrea D'Isernia 59, Napoli (Na) | P.I e C.F. Cappella della Maddalena Altare Loffredo di Bartolomeo e Pietro Ghetti Per dare un freno a queste prepotenze il Cardinale Spinelli fece realizzare, a sue spese, una risistemazione del pavimento del coro e del transetto ai piedi della tribuna. [2], Sulla controfacciata sono collocati i sepolcri di Carlo I d'Angiò, re di Napoli, di Carlo Martello d'Angiò, re titolare d'Ungheria, e di sua moglie Clemenza d'Asburgo, commissionati dal viceré Enrique de Guzmán a Domenico Fontana nel 1599 in sostituzione degli originali trecenteschi andati distrutti a metà del Cinquecento.[2]. [11], La volta e la parete absidale destra vedono affreschi di Stefano Pozzi, mentre la parete sinistra è decorata da cicli sulla Traslazione delle reliquie dei santi Acuzio ed Eutiche da Pozzuoli a Napoli di Corrado Giaquinto.[10]. Official website of Duomo di Milano, valued and guarded by the Veneranda Fabbrica del Duomo. Scavi archeologici del duomo #2 Le reliquie del patrono di Napoli Secondo la tradizione, una parte delle reliquie di San Gennaro prese la via della Germania durante la traslazione dell’831. La Cappella del Tesoro di San Gennaro è infatti una zona a sè stante, dove si conservano non solo dipinti sublimi ma soprattutto il busto in oro e le reliquie del Santo Patrono di Napoli e della Campania. Cappella dei Santi Tiburzio e Susanna Nei pilastri sono incluse 110 colonne di granito orientale e africano. Volta a cassettoni e dipinti seicenteschi - Dipinti e tondi di Luca Giordano [13] Questo si sviluppava dietro al duomo e sul suo lato destro, fino a via Sedil Capuano, su cui era l'ingresso principale in stile gotico. Cenotafio di Innocenzo XII di Domenico Guidi Si trova in posizione comoda: 15' a piedi dalla stazione, 5' da spaccanapoli e a breve distanza dal centro. La facciata del Duomo, alta circa 50 metri, è dotata di tre portali: due laterali e uno centrale. Nel transetto si aprono otto cappelle laterali, quattro lungo la parete presbiteriale (due per lato) e quattro sulle pareti frontali (una a sinistra e tre a destra). Salah satu pilihan utama kami di Napoli. La famiglia Caracciolo vantava dei diritti su tutto il pavimento del Duomo, rivendicando il beneficio di sistemarvi lapidi e stemmi di famiglia. La porta di destra veniva dischiusa soltanto per le festività che celebrano San Gennaro e in alcuni casi straordinari. Nel progetto di Alvino fu previsto dunque l'inserimento di opere risalenti ai lavori di rifacimento di inizio Quattrocento, infatti il portale centrale, sostenuto da leoni stilofori consumati dal tempo di Tino di Camaino, così come i due portali laterali, in stile gotico internazionale, sono pressoché originali ed eseguiti su committenza del cardinale Enrico Minutolo,[3] appartengono allo scultore Antonio Baboccio da Piperno, che eseguì nella lunetta centrale anche le sculture dei Santi Pietro e Gennaro ed il Cardinale Minutolo adorante, ai lati della Madonna col Bambino ancora del Camaino. Il Duomo di Napoli. I confratelli che indossavano il “sacco” nero avevano il compito di dare sepoltura ai napoletani morti improvvisamente, che quindi non potevano provvedere al proprio seppellimento. Il Cardinale Oliviero Carafa il 10 dicembre del 1497 diede avvio alla realizzazione di una cripta, sottostante l’altare maggiore della cattedrale, che doveva avere il compito di custodire le Sacre reliquie di San Gennaro. Coordinate: 40°51′09.05″N 14°15′34.38″E / 40.852515°N 14.25955°E40.852515; 14.25955. Vi sono diversi stili con il barocco che prevale su tutti. La prima cappella è dedicata a San Nicola e presenta un'opera pittorica sul santo di fine Seicento compiuta da Paolo de Matteis. Ai lati del finestrone centrale ci sono sculture di Francesco Jerace e Domenico Pellegrino. Immersi nell'arte e nella cultura, con ben 10 musei nel raggio di 400 metri dalla struttura. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 24 dic 2020 alle 17:46. Duomo di Napoli. Each unit is equipped with a fully equipped kitchen with a microwave, a seating area with a sofa, a flat-screen TV, a washing machine, and a private bathroom with bidet and a hairdryer. L’opera di edificazione continuò durante il regno di Carlo II e di Roberto, sotto cui ci fu il completamento della struttura. L'edificazione della Cattedrale fu voluta da Carlo d'Angiò nel 1294, nel luogo dove sorgevano due antiche basiliche: Santa Restituta e la Stefania. Nel 1349 un potente sisma fece crollare l’originaria facciata di età angioina della cattedrale, insieme con la torre campanaria. In seguito al voto fatto dai partenopei al santo Gennaro durante la pestilenza del 1526, Francesco Grimaldi innalzò in segno di sua devozione, di fronte alla basilica di Santa Restituta, la reale cappella del Tesoro. Quello maggiore, che si articola in tre corpi, uno nel transetto di destra e due contrapposti al termine della navata centrale, è stato costruito da Giuseppe Ruffatti nel 1974 (l'attuale conformazione risale al radicale intervento di restauro del 2009 condotto da Ponziano Bevilacqua). Dei tre portali, per tradizione, quello di destra viene aperto solo in occasioni particolari, come durante le festività per san Gennaro oppure un matrimonio di un membro della famiglia Capece Minutolo. Per la progettazione e la costruzione della nuova chiesa, per volontà del re Carlo II di Napoli[2] e d'intesa con l'arcivescovo Giacomo da Viterbo, che aveva sollecitato al sovrano tale opera, vennero chiamati architetti di estrazione francese. Con l'allargamento di via Duomo nel 1868 su progetto di Francesconi e Cangiano si costruisce un porticato simmetrico ad angolo sui due lati del largo prospiciente la facciata. Egli mal sopportava le credenze e le superstizioni esistenti attorno a quella scultura, della quale si diceva fosse stata scolpita da Virgilio con una stregoneria e che avesse il potere di guarire i cavalli malati. Duomo di Napoli: un capolavoro artistico stratificato. Le pareti, invece, sono decorate da stucchi e dai clipei affrescati che raffigurano gli arcivescovi di Napoli, opera di Alessandro Viola. Cappella di Sant'Aspreno Ai lati dell'ingresso ci sono sculture di Giuliano Finelli dei santi Pietro e Paolo, mentre il cancello in ottone venne ideato da Cosimo Fanzago, che realizzò, inoltre, il busto bifronte di San Gennaro che ne decora la parte superiore ed il pavimento in marmi della cappella. Il rinnovamento più sostanzioso fu fatto nel XIX secolo e aveva il compito di riportare il Duomo all’originale bellezza gotica, ma questi intenti fallirono perché quei cambiamenti resero ancora più difficile l’interpretazione dello stile del monumento. Fu progettata dal frate Francesco Grimaldi che terminò la costruzione nel 1646 e sostituì tre precedenti cappelle delle famiglie Filomarino, Capece e Cavaselice. Royal Art H. Duomo, Napoli Centro: Non si trova dove dichiarano - Guarda 124 recensioni imparziali, 160 foto di viaggiatori, e fantastiche offerte per Royal Art H. Duomo, Napoli Centro su Tripadvisor. L'interno, con pianta a croce latina, è costituito da un'aula suddivisa in tre navate con cappelle laterali; le tre navate sono separate da una sequenza di otto pilastri per lato, in cui sono incorporati fusti di antiche colonne romane, sulle quali poggiano gli archi ogivali, decorati a stucco e marmo. Qui sono conservate opere di Luca Giordano e varie sculture trecentesche; dalla basilica si accede inoltre al battistero di San Giovanni in Fonte. Tra il 1497 e il 1508 fu realizzata come cripta la cappella del Succorpo, con decorazioni di Tommaso Malvito. Durante i lavori vennero portati alla luce resti archeologici romani, greci e alto-medievali oggi opportunamente fruibili e con reperti raccolti e organizzati. Located 700 metres from Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo in Naples, Duomo Regina Apartments provides accommodation with air conditioning and free WiFi. Il centro antico vede susseguirsi la storia e le trasformazioni della città in oltre 27 secoli di storia, dai primi insediamenti greci del VII sec. La zona è molto viva di giorno ma tranquillissima di notte. Chiese di Napoli 12 Duomo di Napoli. Organi del duomo - Baldacchino gotico (sx) e Pulpito di Annibale Caccavello (dx) La quarta cappella è chiamata delle Reliquie perché ospita tutte le reliquie della città appartenenti ad enti religiosi soppressi[7] (in essa si conserva anche una reliquia del dente di san Cesario di Terracina[8], il santo tutelare degli imperatori, scelto per sostituire e cristianizzare il culto del primo imperatore Cesare Ottaviano Augusto e dei divi Cesari a Napoli); la pala d'altare è invece di Andrea Malinconico. A.C., a tutte le epoche che hanno caratterizzato la città di Napoli: centro della Magna Grecia, epoca romana, bizantina, normanna, sveva, angioina, aragonese, borbonica. Di seguito, un viaggio esplorativo tra le bellezze monumentali più interessanti di Napoli. Il Duomo di Napoli, chiesa principale della città, è un luogo che di certo merita una bella visita per il turista che si appresta a soggiornare. Nell'interno, a croce greca, sono presenti opere in pittura di Giovanni Lanfranco, Domenichino e Jusepe de Ribera; l'antico busto reliquiario di san Gennaro del 1305 è di scuola francese mentre Dionisio Lazzari vi eseguì un lavamano marmoreo e Giovan Domenico Vinaccia un paliotto d'argento. Il Duomo di Napoli, la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, la si scopre all’improvviso camminando lungo l’ottocentesca via omonima. Secondo la Cronaca di Partenope, risalente al XIV secolo, nell'area in cui insiste il complesso religioso sorse l'oratorio di Santa Maria del Principio dove Aspreno, il primo vescovo della città databile al I secolo, decise di insediare l'episcopato di Napoli. Vediamo quali sono tutte le info per la visita a questa bellissimo posto. Il Duomo di Napoli è il maggior luogo di culto cittadino. Durante la seconda guerra mondiale i bombardamenti alleati danneggiarono le strutture e pertanto, tra il 1969 e il 1972, vennero effettuati restauri e consolidamenti strutturali all'intero edificio. A metà del secolo, un altro terremoto danneggiò gravemente la cattedrale, facendo crollare alcune parti della navata, che in seguito fu però ricostruita. Situata in una zona centrale di Napoli, a breve distanza da San Gregorio Armeno e dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la casa Duomo Centro Storico offre la connessione WiFi gratuita, l'aria condizionata e comfort come un frigorifero e un bollitore. Ultima Modifica il 23 Novembre 2020. Basilica di Santa Restituta Nel 1876 venne bandito un concorso per la facciata del Duomo, vinto da Errico Alvino: i lavori del nuovo prospetto in stile neogotico, iniziati nel 1877, si conclusero nel 1905. La cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta è una basilica monumentale nonché duomo e sede dell'arcidiocesi della città di Napoli. Storia del Duomo di Napoli Il Duomo di Napoli è un vero e proprio capolavoro monumentale tutto da scoprire. Nel 1322 il cardinale Filomarino disfece la grande statua equestre in bronzo posta da secoli nello slargo antistante la Stefania. Il Duomo risale al XIII secolo ed è visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 12,30; dalle ore 16,30 alle ore 19,30. Lungo le pareti, inoltre, continuano le figure dei Santi patroni di Napoli di Luca Giordano iniziate nella navata centrale, completate in due scene da Francesco Solimena. Agli estremi della parte inferiore, in cui trova luogo l'ambone, sono due colonne in diaspro rosso; al centro di quella superiore, invece, il moderno altare maggiore, consacrato il 27 aprile 2012 e costituito da un blocco di marmo bianco decorato da due bassorilievi, quello sul lato anteriore raffigurante Cristo risorto, di un anonimo scultore del XVIII secolo, quello sul lato posteriore con la Deposizione di san Gennaro, di Giandomenico Vaccarosco. All’interno della navata ci sono la cappella Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe e quella dei Teodoro, dedicata a San Tommaso. [5] Nella parete di fondo del transetto, a destra c'è il Cenotafio di Innocenzo IV, di Tommaso Malvito, che scolpì anche il bassorilievo soprastante con la Madonna col Bambino, nella parete di sinistra invece il Cenotafio di Innocenzo XII di Domenico Guidi del 1686 e più in alto invece sono collocate le portelle dipinte dei due organi barocchi, opera di Giorgio Vasari, che raffigurano rispettivamente la Natività a sinistra ed i Sette patroni di Napoli a destra;[5] queste portelle chiudevano originariamente i due organi del 1549 e del 1652, in seguito spostati nella chiesa di Santa Maria la Nova senza le ante di chiusura.

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