Nella confusione e incertezza si allentarono i rapporti tra Chiesa centrale romana e periferia, mentre si stringevano quelli con i laici locali e le istituzioni religiose vicine, oltre ai collegamenti tra monasteri appartenenti alle medesime congregazioni. Nel frattempo il sultano stava fondendo, aiutato da maestranze cristiane rinnegate, dei grandi cannoni per sferrare l'assalto finale alle mura di Costantinopoli. Il principe bizantino Giovanni, si accordò allora col podestà genovese di Galata per inviare ambasciatori al Khan. [46][45][47], L'impero bizantino nel frattempo si era ridotto a poco più della sua capitale e l'area circostante, con i pirati turchi che scorrazzavano per l'Egeo danneggiando i traffici di genovesi e veneziani. L'assassinio dell'alleato fece ribellare il Cid, che assediò Valencia conquistandola nel 1094 e, riconciliatosi con Alfonso VI, insediandovisi come signore fino alla morte (1099). Schema sul basso Medioevo – Società e Cultura (6 pagine formato docx), I più letti: Back to school: come si torna in classe| Mappe concettuali |Tema sul coronavirus| Temi svolti, Storia medievale — Tra i centri principali di aggregazione sociale nel medioevo ne troviamo 2 principali: il castello e la parrocchia. In questo periodo si assiste ad un aumento della popolazione, alla nascita dei comuni e allo sviluppo della città. A Chartres nacque nel XII secolo una scuola cattedrale dove per la prima volta si iniziò a guardare allo studio della natura, delle scienze (fino ad allora considerate secondarie, se non dannose) e, senza tralasciare lo studio delle Scritture e il culto per le auctoritates, ci si ispirava alla tradizione neoplatonica. Le voci di protesta vennero incanalate verso la fondazione di nuovi ordini, come i camaldolesi di san Romualdo, un ravennate permeato dai modelli bizantini. Ma Bonifacio non era una pedina in mano al re francese, anzi, nel 1296 egli condannò la penalizzazione del clero che i re di Francia e Inghilterra, in guerra tra loro, avevano attuato. L'esaurirsi delle razzie corsare musulmane dopo il X secolo permise il prosperare di nuovi porti, che però erano frenati dal punto di vista della dinamica socio-economica da un forte potere centrale, come a Salerno, Napoli, a Bari o a Messina. Dal secolo X all'XI si intensificò l'inurbamento dei ceti servili, che portò a una rinascita delle città e delle attività professionali. Nel 1437, approfittando delle solite difficoltà legate alla morte dell'imperatore germanico e alla sua successione, i turchi approfittarono per conquistare la Serbia e attaccare la Transilvania. Con questi strumenti l'umanista Lorenzo Valla riuscì a dimostrare come il documento della Donazione di Costantino fosse un falso risalente almeno all'VIII secolo anziché al IV, dimostrando le sue tesi sulla base dell'osservazione linguistica e lessicale. Gregorio sapeva che le rivalità in Germania erano così accese che presto i grandi feudatari si sarebbero ribellati all'imperatore, mettendolo in grave difficoltà. Il punto di incontro tra le merci italiane e nordiche era soprattutto il porto di Bruges. Nel 1414 il re di Germania Sigismondo di Lussemburgo-Boemia ("re dei romani", cioè imperatore non ancora consacrato) convocò un concilio a Costanza, per discutere la ricomposizione dello scisma, la riforma della gerarchia e dei costume della Chiesa e l'organizzazione di una crociata contro la minaccia turca contro Costantinopoli. Medioevo e cultura pagana: tra disprezzo e attrazione L’età di mezzo si pone quindi con un attaggiamento bipolare nei confronti della cultura pagana. Inoltre il miglioramento climatico, quello che sciolse le acque dei mari del Nord permettendo ai vichinghi di arrivare in Islanda e Groenlandia, si manifestò dall'inizio del X secolo, significando raccolti più abbondanti e diminuzione delle malattie caratteristiche del clima freddo che colpiscono soprattutto i bambini. Il regime podestarile non bastò comunque a risolvere problemi interni, aggravati anche da una tendenza all'incremento degli scontri con le città rivali, dovuto al completo assoggettamento dei territori liberi attorno alle città stesse e all'inizio dei conflitti per la conquista i territori di altre città per interessi mercantili e politici, legati alla supremazia regionale. Un anno dopo assunse il titolo di "grande" emiro, a voler sottolineare le pretese di supremazia su tutti gli emiri della regione. Nel X secolo gli Arabi appresero dalla Cina le modalità di fabbricazione della carta, diffondendola nei propri territori e poi, inevitabilmente, nell'Occidente greco e latino: veicolo fondamentale per la cultura scritta, che all'epoca era un pilastro della conoscenza per lo studio necessario del Corano, all'epoca redatto nella sola lingua sacra dell'arabo. Nel concilio si mise anche un freno agli ordini monastici, mai come allora impegnati in un'attività pastorale al di fuori dei monasteri (si pensi solo a Pier Damiani), vietando loro di celebrare liturgie e fare omelie, restando sottoposti ai rispettivi vescovi. La stessa parola "bandiera" derivava infatti da ban, cioè il potere giurisdizionale nel mondo germanico, che poteva portare al richiamo alle armi. Gli umanisti stessi furono spesso sacerdoti, i quali mettevano le loro conoscenze al servizio della fede. Francesco era forse ammalato e probabilmente amareggiato (la doppia stesura della regola a distanza ravvicinata testimonia un ripensamento a fronte di difficoltà nel progetto), si ritirò dunque in disparte deferendo l'Ordine ad alcuni suoi discepoli, e morì nel 1226 venendo canonizzato appena due anni dopo. BASSO MEDIOEVO Dal XII secolo, la cultura conobbe un’importante fioritura e un grande rinnovamento che coinvolse soprattutto i laici. Dopo essersi rivolto inutilmente a Giovanni II del Portogallo, che era interessato alla navigazione orientale, Colombo si trasferì in Spagna (1485, dove prese a bussare con insistenza alla porta dei "re cattolici", all'epoca ancora impegnati nella conquista di Granada. Cluny fece da modello in Europa per numerosi monasteri, che aderirono al suo esempio affidandosi direttamente alla Santa Sede (la cosiddetta congregazione cluniacense). Tale situazione aveva richiesto l'intervento diretto degli imperatori germanici, come nel caso di Ottone I, che impose il Privilegium Othonis (secondo il quale nessun papa poteva essere eletto senza il beneplacito del sovrano), o Ottone III, che fece eleggere un uomo di sua fiducia, Gerberto d'Aurillac, al soglio pontificio. Lo scontro avvenne nella battaglia di Varna, una nuova sconfitta epocale per i cristiani. Nell’alto Medioevo la donna può disporre di due doti: una ricevuta dal padre e una data dal marito al momento del matrimonio, che deve cedere un terzo del patrimonio, creando una vera e propria comunione di beni. Alle fine del Duecento, con la battaglia della Meloria (1284) e quella di Curzola (1298) i Genovesi batterono rispettivamente i Pisani e i Veneziani, assicurandosi, almeno apparentemente, un dominio mediterraneo. Suo figlio Enrico VI aveva ottenuto alla nascita anche la corona di Sicilia. Le idee di Wyclif vennero riprese dal professore dell'Università di Praga Jan Hus, che pure rivendicava la lettura diretta delle Scritture e il rigetto della gerarchia ecclesiastica in favore del ritorno a una Chiesa di pari e umili. L'immenso impero venne frammentato tra più potentati ostili tra loro e l'avanzata ottomana su Bisanzio poté riprendere.[36][35]. Nel 1210 Innocenzo III cambiò la sua politica di diffidenza approvando l'iniziativa di un cittadino assisate poco più che trentenne, Francesco di Pietro Bernardone, che si era dato, con alcuni compagni, a una vita povera e pura ma votata alla guida della Chiesa verso la quale egli si dirigeva costantemente per ricevere direzione e insegnamento. Il 17 novembre parte la nuova edizione del corso “Arte nelle chiese”, dedicato, quest’anno, al Basso Medio Evo.Ogni martedì, con grandissimi relatori, in diretta youtube sul canale Cultura e Università della Diocesi di Roma, dalle 18 alle 19.15.Non sarà necessario effettuare l’iscrizione. Intimoriti dal tumulto i cardinali scelsero un italiano, Urbano VI (1378). Si erano messi al servizio del sultano selgiuchide di Konya (Iconio), ottenendo un piccolo territorio non lontano da Costantinopoli, il Sultanato di Osman, la cui prima capitale fu Söğüt nel 1299. Il XV secolo è stato scelto come secolo-cerniera tra mondo medievale e mondo moderno, e secondo molti storici, col Rinascimento e con l'ampliarsi degli orizzonti per le scoperte geografiche, l'Europa ha cambiato pagina. Arrivato ad Ancona il 18 giugno 1464, fu fermato da una violenta epidemia che decimò la popolazione e i già pochi volontari. Nel XII secolo nacque anche l'uso di registrare cronache cittadine e anche familiari, che fissavano la memoria storica in maniera più agevole e più snella dell'antica cronachistica ecumenica in latino. Nel 1180 Manuele morì e dopo la sua scomparsa l'impero vacillò tra lotte intestine, congiure, intrighi e i soprusi dei Latini (soprattutto i Veneziani) che ormai avevano in pugno i commerci con Bisanzio. Fu il primo imperatore bizantino ad allearsi col papa e con l'imperatore germanico, contro i Normanni, un'intesa che svanì con l'arrivo al potere di Federico Barbarossa, che nella sua conflittualità con la Chiesa impose ai bizantini di scegliere l'uno o l'altro alleato: e si scelse la Chiesa romana, perché il programma di Federico era troppo sovrapposto agli interessi bizantini, a partire dalla rivalutazione del titolo e della funzione imperiale germanica. [6][7], Il contrattacco del giovane Enrico IV (al potere dal 1066) fu la scomunica e deposizione di Gregorio VII nel sinodo di Worms (1076). U1 – Il Basso Medioevo: i cavalieri CITTÀ NEL BASSO MEDIOEVO Aumento della popolazione (fino al 1347-48 peste) Emigrazione dalle campagne Indebolimento della feudalità Rafforzamento politico Rafforzamento economico città Centro del potere rinascita Una nuova classe: la borghesia Piena autonomia grazie ai vescovi Il suo sopruso con l'imposizione della nomina di Clemente II innescò una reazione interna alla Chiesa, che dopo essersi alleata coi Normanni, lo lasciò isolato, sganciato sia dalla Chiesa che aveva cercato di riformare, sia dai vescovi fautori della vecchia Chiesa infeudata che lo osteggiavano per le sue posizioni rigoriste. Il concilio oggi non è riconosciuto come ecumenico e alcune sue conclusioni sono state tacciate di eresia. Ai centri dell'area italiana si aggiunsero anche alcuni centri provenzali, come Marsiglia, e catalani (soprattutto Barcellona). Il Medioevo è spesso considerato, in modo semplicistico, come un’età di completo decadimento per la cultura e l’istruzione, soprattutto in relazione alla precedente epoca romana.In questa prospettiva appare quindi come un’età fondamentalmente “illetterata”, almeno per quanto riguarda l’Europa occidentale, in cui il sapere e il suo insegnamento erano patrimonio di pochissimi. [26] Questa episodica giustificazione, in risposta a un espresso quesito dei Cavalieri templari, non assunse tuttavia il carattere di giustificazione generalizzata di quella che fu, in effetti, una campagna per la ripresa di Antiochia. Il Basso Medioevo inizia dell’anno 1000 e termina nel 1492. ca e astronomia, ossia le materie comprese nel Trivio e nel Quadrivio. Dopo sette anni si aprì un nuovo concilio a Basilea, ma papa Eugenio IV tentò prima di scioglierlo, poi ne ottenne il trasferimento a Ferrara (1437) e poi a Firenze (1439). Questa azione glorificò sia il papa (e la sua autorità), sia l'imperatore, che nell'atto di umiltà aveva seguito l'esempio del Cristo. Tra i traduttori di tali testi vi furono Marsilio Ficino. L'aspetto più straordinario della sua personalità fu il genio in campo militare, dalla formidabile tattica: le armate mongole, forti di arcieri a cavallo, attaccavano nel più completo silenzio, guidate solo da bandiere di diverso colore, compiendo manovre complesse in assoluta simmetria e coordinazione, che incuteva una soprannaturale paura nel nemico. Le premesse razionali dell'umanesimo furono comunque sottomesse a compromessi, innanzitutto con la Chiesa. I Comneni continuarono la politica della dinastia macedone, tesa a rafforzare militarmente l'Impero, e riuscirono a risollevare le sorti dell'Impero, che sembravano segnate. Le lotte tra Alessio IV Angelo, figlio di Isacco II Angelo, e suo zio Alessio III Angelo innescarono conseguenze allora imprevedibili. Due stili architettonici si affermarono nel Basso Medioevo: il Romanico e il Gotico. L'impero iniziò a entrare in crisi con la morte di Federico II (1250), il papato con i conflitti col re di Francia che portarono allo scisma d'Occidente (1378). La cultura in Età Medievale A partire dall'XI secolo, in seguito alla ripresa economica e alla stabilità politica dell'Impero, tutta la vita culturale assunse un ritmo più vivace. Il neoplatonismo si basava su quei testi del II-III secolo d.C. elaborati ad Alessandria d'Egitto, giunti a Firenze nella prima metà del Quattrocento con gli studiosi greci, e che andavano sotto il nome di ermetici, dal nome del loro autore leggendario, Ermete Trismegisto. Tra il 1340 e il 1350 venne scoperta Madera e solo molti anni dopo, tra il 1427 e il 1432 si scoprirono le Azzorre. Nel XV secolo, in risposta alla crescente ricchezza, mondanità e fastosità della curia romana, a discapito dello spirito religioso (pur con le dovute eccezioni), nacquero altri movimenti di riforma, anche se questi guardavano ormai al proprio interno e non si curavano di influenzare i papi, come la devotio moderna, popolare nei Paesi Bassi e nella Germania sud-occidentale, o il movimento delle osservanze francescana e domenicana, che chiedevano un ritorno al rigore e si impegnavano alla predicazione in volgare per rievangelizzare città e campagne. Gradualmente ai consoli vennero ad affiancarsi nuove articolazioni, prime fra tutte le assemblee: dall'arengo di origine germanica (assemblea di tutti i liberi) nacquero, con nomi che possono variare da città a città, i parlamenti, i consigli maggiori e i più ristretti consigli minori. A partire da queste istanze, più o meno eterodosse, prese le mosse nel Quattrocento la Riforma luterana. La seconda crociata venne condotta con un'eccessiva spavalderia dal re di Francia Luigi VII, alleato al solo Corrado III di Svevia, ignorando le possibili alleanze con alcuni potentati musulmani che avrebbero permesso di riprendere la contea di Edessa. Una parte dell'insegnamento cistercense venne ripreso dal calabrese Gioacchino da Fiore, che istituì la comunità detta "florense" sulla Sila e scrisse alcune opere di carattere mistico e apocalittico, nelle quali metteva in guardia verso l'attesa della terza era, quella dello Spirito Santo, caratterizzata dal perfezionamento della legge dell'amore derivata dal Vangelo. Seguirono a breve distanza Padova (1222), Napoli (1224) e, al di fuori dell'Italia Oxford, Cambridge, Salamanca (1218) e la stessa Parigi. La presa che la dottrina catara fece su ampie fette di popolazione, soprattutto dei ceti più umili, fu preoccupante per la Chiesa cristiana, con zone ad alta densità come la Lombardia, la Toscana e soprattutto la Provenza e Linguadoca. La Repubblica di Venezia, di Genova e di Pisa a volte diressero le crociate dirottandone l'itinerario per aprire rotte commerciali a esse propizie: emblematico è il caso della conquista di Costantinopoli del 1204, attuata dai Veneziani di Andrea Dandolo sfruttando le forze della quarta crociata; Pisani e Genovesi sfruttarono anche la quinta crociata, che fecero puntare sui ricchi porti egiziani di Alessandria e Damietta per fondarvi colonie commerciali. Paolo II non sembrò interessato a continuare l'opera del suo predecessore. Da questa nuova consapevolezza nacque il desiderio di restaurazione degli ideali di bellezza, libertà e razionalità classica. Le funzioni amministrative affidate a vescovi e abati, fin dall'epoca di Carlo Magno, avevano attratto le aristocrazie locali che ormai controllavano queste cariche. Le fiere locali si evolvettero in grandi fiere (come nella Champagne), dove si scambiavano prodotti orientali con quelli europei; poi la circolazione delle merci si smistava nei nascenti mercati cittadini. Tra questi i tintori emersero perché lavoravano strumenti complessi e materie prime costose. Il primo sovrano fu Goffredo di Buglione, ma solo suo fratello Baldovino prese il titolo di re. Divennero di vitale importanza quindi i traffici marittimi e fluviali: le chiatte che servivano le città dell'interno offrivano un trasporto meno costoso, relativamente più sicuro ma sicuramente di maggiore portata. [15][16] I califfati esistenti all'epoca erano tre: Sebbene indebolito dal punto di vista politico-militare, il mondo musulmano ebbe uno straordinario ruolo culturale, vero e proprio mediatore e rielaboratore tra grandi culture come quella greca, medio-persiana, indiana, ecc. Una delle prime situazioni da risolvere per il nuovo papa era quella di rinsaldare il suo controllo sulla stessa Roma, dove gli si ribellarono i potenti Colonna dichiarandone nulla l'elezione. Scelse Samarcanda come sua capitale, una città di incontro tra mondo greco e indiano, già abitata da Alessandro Magno, ed emporio tra i più importanti sulla via della Seta. La vita monastica nell'Europa occidentale era quasi tutta dedicata alla regola benedettina, nonostante qualche sporadica sopravvivenza di monachesimo celtico in Irlanda e di monachesimo orientale in Italia del Sud. Nella Chiesa del Medioevo erano rare le occasioni per la catechesi e la lettura diretta delle Sacre Scritture da parte dei fedeli era scoraggiata. Alla morte di Alessandro II il suo programma venne perfezionato da Ildebrando di Soana, salito al soglio come Gregorio VII (1073), che aveva capito come i tempi fossero maturi per un ulteriore passo: nel 1075 ribadì il divieto per i laici di investire gli ecclesiastici e nel 1075 formulò il dictatus papae (redatto una seconda volta nel 1078), 27 proposizioni che dichiaravano il pontefice detentore di un potere assoluto sulla terra che gli dava anche la facoltà di deporre i sovrani laici. Dal Duecento la bilancia commerciale tra Oriente o Occidente divenne positiva per il secondo dopo secoli di assoluto predominio commerciale dell'Europa sud-orientale. Gli ordini monastici non erano a contatto con la gente e mancava la possibilità per un buon cristiano per vivere secondo le norme del Vangelo senza però entrare nel clero. Strutturati come una confederazione di tribù con a capo i khagan (termine poi contratto in khan). I crociati non erano né interessati né in grado di metter su una vera e propria compagine statale, ma neanche uno Stato sul modello feudale. Il doge Enrico Dandolo ebbe allora una brillante idea, quella di offrire loro il trasporto in cambio della conquista da parte dei crociati della città ribelle di Zara, che era uno degli scali verso la meta. La condotta poco edificante del papato durante il Grande Scisma fece sorgere alcuni movimenti di critica, come quello del sacerdote inglese John Wyclif, professore dell'Università di Oxford, che predicava la libera lettura delle Sacre Scritture da parte ci ciascun fedele, all'epoca vietata espressamente e subordinata all'interposizione del commento dei prelati. Nella scelta di quale peso dare a ciascun autore antico, nacque il metodo critico della filologia. L'amore per l'antichità non arrivava mai a essere legato a una restaurazione del paganesimo (tranne in qualche gruppo eversivo come l'Accademia Romana di Pomponio Leto), anzi l'utilizzo di riferimenti alla mitologia antica era sempre veicolato a simboleggiare un messaggio perfettamente compatibile con la religione cristiana. Le compagnie avevano succursali nelle più importanti piazzeforti ed erano organizzate in maniera tale da poter far muovere merci e capitali senza bisogno di far muovere i suoi dirigenti (che così non dovevano vagare, ma anzi restavano ben ancorati alle città dove iniziavano ad avere un peso anche politico, oltre che economico) né il denaro, che grazie alle lettere di cambio si poteva riscuotere in qualsiasi filiale della compagnia.

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